Sclerosi multipla recidivante-remittente: Alemtuzumab reverte alcune disabilità fisiche
Alemtuzumab ( Lemtrada ) ha dimostrato di revertire alcune delle disabilità fisiche associate alla sclerosi multipla recidivante-remittente.
Alemtuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che ha come bersaglio la glicoproteina CD52, un antigene superficiale delle cellule presente in alte concentrazioni sui linfociti T ( CD3+ ) e B ( CD19+ ) e in concentrazioni più basse sulle cellule natural killer ( NK ), monociti e macrofagi.
CD52 è rilevabile in basse concentrazioni ( o non è rilevabile ) su neutrofili, cellule del plasma o cellule del midollo osseo.
Alemtuzumab agisce mediante citolisi delle cellule anticorpo-dipendente e lisi mediata da complemento a seguito del legame fra la superficie della cellula e i linfociti T e B.
La diminuzione della concentrazione di cellule B e T circolanti, e il conseguente ripopolamento, possono diminuire il potenziale di recidiva, senza ritardare sostanzialmente la progressione della malattia.
A causa dell’alto rischio di gravi effetti collaterali, Alemtuzumab è riservato alle persone che non hanno risposto ad altri trattamenti per la sclerosi multipla.
Nello studio CARE-MS II sono stati arruolati pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente che non avevano risposto bene a uno o più farmaci.
Un gruppo di 426 pazienti è stato assegnato ad Alemtuzumab, mentre un secondo gruppo di 202 pazienti è stato trattato con Interferone beta-1a ( Rebif ).
Il livello di disabilità dei partecipanti è stato valutato all'inizio dello studio e in seguito ogni 3 mesi per una durata di 2 anni.
Quasi il 28% dei pazienti trattati con Alemtuzumab ha presentato un miglioramento di almeno 1 punto su una scala da 0 a 10 in un test riguardante la disabilità, contro il 15% di coloro che avevano assunto Interferone beta-1a.
Rispetto ai pazienti nel gruppo Interferone beta-1a, i soggetti che avevano ricevuto Alemtuzumab hanno dimostrato di avere una probabilità maggiore di 2 volte e mezzo di migliorare i punteggi di capacità di pensiero.
Inoltre i pazienti del gruppo Alemtuzumab avevano anche una probabilità più che doppia di un miglioramento della atassia, facilitando l’esecuzione dei movimenti.
Questi risultati sono incoraggianti. Rimane da comprendere il meccanismo d’azione mediante il quale Alemtuzumab è in grado di revertire alcuni danni della sclerosi multipla. ( Xagena2016 )
Fonte: Neurology, 2016
Neuro2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Inibizione di CD40L con Frexalimab nella sclerosi multipla
La via costimolatoria CD40-CD40L regola le risposte immunitarie adattative e innate ed è stata implicata nella patogenesi della sclerosi multipla....
Briumvi a base di Ublituximab per il trattamento degli adulti con forme recidivanti di sclerosi multipla
Briumvi, il cui principio attivo è Ublituximab, è un medicinale indicato per il trattamento degli adulti con forme recidivanti di...
Rischio di nuova attività di malattia nei pazienti con sclerosi multipla che continuano o interrompono le terapie modificanti la malattia: DISCOMS
La sclerosi multipla tipicamente esordisce nei giovani adulti e l’attività della nuova malattia diminuisce con l’età. La maggior parte degli...
Prestazioni diagnostiche dell'aggiunta della regione del nervo ottico valutata mediante tomografia a coerenza ottica ai criteri diagnostici per la sclerosi multipla
Il nervo ottico è stato raccomandato come regione aggiuntiva per dimostrare la disseminazione nello spazio ( DIS ) nei criteri...
Effetti di Ibudilast sull'atrofia retinica nei sottotipi di sclerosi multipla progressiva: analisi post hoc dello studio SPRINT-MS
L'assottigliamento delle cellule gangliari - strato plessiforme interno ( GCIPL ), misurato mediante tomografia a coerenza ottica ( OCT ),...
Ruolo dei lipidi plasmatici e degli interventi con statine sul rischio e sulla gravità della sclerosi multipla
C’è stato un notevole interesse per le statine a causa dei loro effetti pleiotropici oltre alle loro proprietà ipolipemizzanti. Molti...
Rischio di sclerosi multipla tra gli utilizzatori di farmaci anti-TNF alfa
Gli agenti anti-fattore di necrosi tumorale alfa ( TNF-alfa ) sono una classe di farmaci biologici utilizzati per il trattamento...
Trapianto di cellule staminali emopoietiche nelle persone con sclerosi multipla attiva secondaria progressiva
Evidenze non-controllate hanno indicato che il trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche ( AHSCT ) può essere efficace nelle persone...
Rischio di sclerosi multipla tra gli utilizzatori di agenti anti-TNF-alfa
Gli agenti anti-fattore di necrosi tumorale alfa ( TNF-alfa ) sono una classe di farmaci biologici utilizzati per il trattamento...
Analisi metagenomica del microbioma intestinale della sclerosi multipla a esordio pediatrico
Poco si sa del potenziale funzionale del microbioma intestinale nella sclerosi multipla ( MS ) a esordio pediatrico. Sono state...